gia so che quella infida,
sotto la tua bell'ombra
a**isa un tempo prenda
grati riposi nella calla
stagion dei I nojosi.
so che I miei fidi amore,
allor ch'eran felici lieta
sovente a te sedendo
accanto noti all'aure fasea
col dolce canto: ma, o dio,
che poi crudele volgendo
ad altra piant il su desio,
infedel ti lascio, e al par
dell'amor mio
t'abbandono... su tuoi rami
inariditi, piu non vola
l'augellino, ne piu stanco
perengrino, a te presso
ferma il pie, si piangiamo
or dunque uniti, quel suo
crudo ingrato core,
l'incostanza del suo amore,
la mancanza sua fe?