gia so che quella infida, sotto la tua bell'ombra a**isa un tempo prenda grati riposi nella calla stagion dei I nojosi. so che I miei fidi amore, allor ch'eran felici lieta sovente a te sedendo accanto noti all'aure fasea col dolce canto: ma, o dio, che poi crudele volgendo ad altra piant il su desio, infedel ti lascio, e al par dell'amor mio t'abbandono... su tuoi rami inariditi, piu non vola l'augellino, ne piu stanco perengrino, a te presso ferma il pie, si piangiamo or dunque uniti, quel suo crudo ingrato core, l'incostanza del suo amore, la mancanza sua fe?