Era un capodanno come tanti Amici e musica Tanti sorrisi, ma anche tanti dubbi di ragazzi feriti da un mondo troppo serio Ma eravamo tutti insieme e per una sera, contava solo questo fu li fra quei sorrisi e quelle battute che la conobbi per la prima volta Era la ragazza di uno di quelli che di lì a poco sarebbe diventato un mio grande amico prima di parlare con lei l’ho osservata tanto, ballava da sola Giovanni aveva messo Boombastic e lei non faceva altro che girare su se stessa con gli occhi chiusi e le braccia in alto Per almeno mezz’ora siamo stati soli in quella stanza non credo sia vero ma, mi è sempre piaciuto pensare che lo stesse facendo per me… Ma era evidente che tutti e due, avevamo qualcosa da dirci aveva i capelli corti di un biondo che era finto indossava un vestito blu notte che le scopriva la schiena delle calze a rete e un paio di Dottor Martens nere col tacco Aveva lo sguardo innocente e dolce di una bimba ma si muoveva come una donna capii subito di essere innamorato di lei completamente cotto Fu come incontrare il proprio destino, e non sapere che dire ma invece inaspettatamente fu lei a parlare si sedette accanto a me, e mi chiese chi fossi Io le risposi, visibilmente imbarazzato, che ero amico di Tommaso arrossii del resto confesso che il rispetto che nutro per le donne è pari al timore che ho per loro Poi, piano piano mi sono sciolto… fra che lei era una gran chiacchierona, ed un paio di canne, abbiamo cominciato a parlare di qualsiasi cosa, della scuola, di musica, della nostra vita Ma era evidente che tutti e due avevamo qualcosa da nascondere le serata pa**ava liscia come l’olio, nonostante le ore se ne anda**ero come nuvole in un giorno di vento ba*tardo Non riuscivamo a stancarci l’uno dell’altro A un certo punto mi disse se mi andava di bere un po’ io in quel periodo non bevevo affatto, ma credo che se quella sera mi avesse chiesto, di mettermi nudo a quattro zampe e di leccare il pavimento non ci avrei pensato due volte… perciò l’ho seguita in cucina Ci siamo fatti un paio di whisky e cola, forse qualcosa di più, e fu lì che capii che quando si trattava di bere poteva battere chiunque Ma era evidente che tutti e due avevamo qualcuno da tradire me la ricordo seduta sul letto, sul letto con la schiena appoggiata alla parete Ero sdraiato la testa sulle gambe, ricordo, potevo sentire il suo odore, mi accarezzava i capelli e mi parlava, come si parla a un bambino da addormentare Ma era evidente che tutti e due, avevamo qualcosa da nascondere mi diceva sei bravo Lore, sei bello, ti voglio bene… ti voglio bene… e sopraffatto da un calore e una felicità, che non sapevo esistesse mi addormentai così e quella rimarrà, certamente la notte più bella della mia vita.