Le masciare la notte di nozze fecero un trucco a Maloservizio, proprio nel giorno di sposalizio gli filarono un brutto servizio un filo di mala magia lo stesero lungo la via A Maloservizio che per suo vizio mai lo fece un buono servizio mai la notte si prese riposo mai d'invidia si fece geloso tutta la vita ballò e cantò e presto a casa mai si ritirò Un filo lungo come la notte gli filarono lungo le grotte come la paglia dello straniscio glielo stesero vico a vico lo pa**arono a tutte le porte Il filo della magia a morte… Barbaje barbaje… Rucche rucche e barbajè… Lo straniscio che il riso arraglia e sporca la zita con la paglia se prima ha commesso sbaglio se prima ha concesso errore se qualcuno là si è voluto se qualcuno lì c'è pa**ato, se qualcuno già si è frecato il piatto sul letto conzato Ma a Maloservizio invece che paglia stesero il filo che Lachesi taglia le parche masciare pazze nel giorno delle cannazze, proprio nel giorno del suo vanto, gli legarono il filo d'incanto lo stesero dalla porta al cancello del camposanto Barbaje barbaje… Rucche rucche e barbajè… Glielo fecero tutto dorato come l'anello che si era infilato tanto lungo era il filo che lega come la coda di una cometa tanto lungo glielo si stese toccò i punti di ogni paese E girò lungo i convitati, tutti avvolti, arravogliati stretti a**ieme agli accappanti, ai Santi Martiri del Ricreo stretti nelle zagarelle, pa**ò a tutti sotto la pelle come lo spago della vrasciola li legò attorno alla spola Sull'intavolato Grannaneta soffia nel zuchete zu' e Sticchio coi biscotti intona la ca**a con il duebotte. La chitarra l'ha fatta a buffetta l'ha riempita di vrasciole su quella cuccagna bussa è attrezzato come la Russia. Spinge il mantice Suonatore, spinge il mantice per dieci ore una collana di savezicchie e una corona di baccalà… E il filo legò insieme chi nella busta mette un santino con quello che a**ieme al bene ci mette il sangue delle vene. Legò tutti dentro al ballo per ingoiare la zita i villani con i gualani, e i campesi forestieri i coppoloni di paese e quelli sparsi nel polo nord e… gli Andrettesi carnacchiari, con i culirossi Bisazzari, e i dirupa Santi di Carbonara, con i Conzani sponzaruospi, acconzabilance, trippitosti i Guardiesi ciandottieri, ciangoloni, coppoloni con i Lacedonesi… zingari e viccifatui i Santandriani scorcia cani, getta cantari e suona campane i Santangiolesi strazzaguanti, scorcia ciucci e mangia patane gli omicidianti di Teora, scava morti e cardatori con i Morresi mancinagli, mangia trippe, spenditori e i facciascialina di Monteverde e tutti insieme se li legò coi… i fornaciali, ‘mbriaconi, sonacampane e mali cristiani menaprete, cuore di cani… i pacci Calitrani che si vendono pure l'asino per comprarsi il zuchete zu… che si vendono pure l'anima per comprarsi il zuchete zu… Così il filo delle masciare è pa**ato per ogni banda, è pa**ato attorno alla zita, è pa**ato tutta la vita, è pa**ato di mano in mano finchè la festa non è finita È bruciato come un lampo in ogni vizio di Maloservizio che nella tempesta della festa si è frecato pure la morte a**ieme a tutta la torta coi Santi Martirio del Ricreo dalla naca che lo creò al dovere che lo sposò dalla sala di sposalizio al cancello del Camposanto. Barbaje barbaje… Rucche rucche e barbajè… Bella non piangere… Se Liberto mi dà la figlia… Io me la piglio io me la piglio Se Liberto mi da la moglie… Io non la voglio io non la voglio… (2) Io non la voglio io non la voglio… Io non la voglio io non la vo'…