Loro amavano il denaro, il successo e tutto ciò che aveva gran valore era loro proprietà. Si vantavano ogni giorno della loro discendenza e nella loro feste sperperavano arroganza. Si riempivano le case di trofei ed egoismo ed usavano gli amici come scala d'arrivismo. Avevano il diritto ed il permesso di far tutto e vivevano al di sopra del più piccolo sospetto. E nelle loro alcove, sempre calde e profumate, non esisteva niente di proibito. I pagani! La moda cambia, la vita va, oggi siam qui, domani là ma per fortuna, guardando su e per fortuna, guardando giù, di pagani non ce n'è più. Facevano novene, grandi feste e processioni, per gli eletti ed i più buoni che portavan soldi e doni. Ed i loro sacri templi eran tutti adornati di statue, ori e marmi, di onici e broccati. Il loro grande amore verso il senso di giustizia, li costringeva spesso ad usare la furbizia. Così per non offendere i ricchi ed i potenti, lasciavano ogni tanto, morire gli innocenti. I pagani! La moda cambia, la vita va, oggi siam qui, domani là ma per fortuna, guardando su e per fortuna, guardando giù, di pagani non ce n'è più. Curavano i lebbrosi, gli afflitti ed i disgraziati e cercavano di dare da mangiare agli affamati. Andavano per strada, incauti a predicare la scomoda dottrina del perdono e dell'amore. Avevano per tutti una fede d'uguaglianza e credevano in un mondo di giustizia e fratellanza. Piuttosto di tradire gli amici e gli innocenti, si facevano ammazzare e morivano contenti. I cristiani! La moda cambia, la vita va, oggi siam qui, domani là ma per fortuna, guardando su e per fortuna, guardando giù, di pagani non ce n'è più. La moda cambia, la vita va, oggi siam qui, domani là ma per fortuna, guardando su e per fortuna, guardando giù, di pagani non ce n'è più. La moda cambia, la vita va, oggi siam qui, domani là ma per fortuna, guardando su e per fortuna, guardando giù, di cristiani non ce n'è più di pagani di cristiani di pagani di cristiani non ce n'è più.