TaShiT - Unabomber lyrics

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TaShiT - Unabomber lyrics

Yeah, yeah yeah Tash** nine one three, Cuba Rec, Ghetto Cuba Family [strofa 1: Tash*t] Fai il Big sulla barra, la tua credibilità si abba**a, la tua faccia da culo scappa di te nessuna traccia, non si rialza, volume minimo se no sgrana, elaborazione sbagliata, ritenta sulla tua yamaha il suono gra**o della mia banda, Cuba Rec Black Music nella ca**a, reclusi per uscire con la roba nuova, tu promoter della solita strofa che sai a memoria, si migliora, lo sgancio in una botta sola, mi succhi la fotta diventi viola, respirazione bocca a bocca, ti stupisci di volta in volta, All Cops s**s come SoSta, lo sbirro mi cerca la droga ancora, lo finita in meditazione alla sinagoga, la sporca scuola al segno della mia suola, TASH porta hardcore da soma, cola a picco la tua flotta, non giro con l'oro e la mignotta ma con argento nero e vodka, mi mandi in rewind nel tuo broadcast sino alla prossima bomba, sino alla prossima bomba [ritornello X2] Nel sangue che scorre, nel buio la notte, nei tasti le note, negli spray sotto al ponte, nella griglia che scorre, nello studio la notte, nel mike che ho di fronte rappando le bombe [strofa 2: Tash*t] Oh Tash*t lo porta cla**ic, suono gratis, per amici matti, disadattati o rilegati come fascicoli schedati, a blocchi come l'hashish, kalash-nico sangue come l'a.v.i.s., lo ricarico e lo svuoto sui capi, sbianco i miei drammi, su vestiti Armani risciacquati, detersivi ammoniacati, e la fedina e come la fettina fiorentina al sangue, k**er da dietro le sbarre, strilla e finisce a piangere come un lattante ora latitante chiuso all'angolo ti tremano le gambe, non finirla mai dalla mia parte, resta pulito come un water in stazione centrale, i bimbi pa**ano da cantare con il cellulare a cantare in centrale, figli di cagne hanno imparato solo ad abbaiare quando pa**a un altro cane, lo porto grave, piazzo la quirinale, sta per detonare io resto a guardare [ritornello X2] Nel sangue che scorre, nel buio la notte, nei tasti le note, negli spray sotto al ponte, nella griglia che scorre, nello studio la notte, nel mike che ho di fronte rappando le bombe

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