[Verse 1: Marracash] Capita che un albatro ferito e solo resti inchiodato al suolo E debba fingere e vivere come un uomo Io lo so perché è successo a me, anni or sono Durante un volo troppo radente, troppo curioso Inizialmente, fra, ho amato l'umanità Sempre tesa tra ciò che si fa e non si fa All'improvviso chiedersi "e se fosse tutto qua?" Avrei ucciso, credimi, per una dose di novità Da qua**ù le gru fanno il lifting alla città Nascondono l'età, ma riescono per metà C'è elettricità nel cielo, milioni di affari umani Blu come un monitor, banchi di nuvole e di dati E sulla terra deridono gli albatri e i liberi arbitrii Già dagli albori nei primi canti e nei primi miti Potrei allenarmi per migliorarmi Voglio alienarmi, voglio ignorarvi Senza calarsi non c'è catarsi Siamo mortali, ma siamo caparbi E vado su, lontano dall'eco dei miei rimpianti E le città da qua sembrano piccoli cancri Sulla terra sono solo come un cane, ma posso volare E, poi, migliaia di braccia tese su cui atterrare [Rit.: Marracash] Su, sempre più su Perché non arriva quel dolore qua**ù Volo oltre i confini come un albatro Volo oltre i confini come un albatro Giù, so che laggiù I fatti della vita si ripetono in loop Volo oltre i confini come un albatro Volo oltre i confini come un albatro [Verse 2: Dargen D'Amico] Ascolta, non sono qui per farmi giudicare da Klaus Davi Farmi vestire su misura sfruttando gli schiavi Farmi imboccare o rimboccare da moldave Io sono qui per praticarti ciò che sognavi Arrivo sulla terra piatta senza promozione Per un vizio nella planata o una deviazione Non è che snobbi l'arbitro né la scena Ma per l'albatro l'atterraggio è sempre un problema Ottantacinque chili di carne, cuore di latta Rivalutato, in volo trovo la mia scienza esatta Questa musica infiltrata, americana, come Gladio Non ne parli se non l'hai mai fatto chistu, come Claudio Questa musica è poesia perché ci scappa il morto Che poi alla fine sono io per la fame che porto L'albatro s'abba**a, la fame pa**a e non mangio più Pianto tutto, il male pa**a e all'alba non piango più Ottiche cinematografiche e pose fasulle Ci stan strappando i meglio anni e le meglio fanciulle Ma se moriamo non sarà invano, sarà in volo Sul divano, mi torna la fame e ti divoro [Rit.] Su, sempre più su Perché non arriva quel dolore qua**ù Volo oltre i confini come un albatro Volo oltre i confini come un albatro Giù, so che laggiù I fatti della vita si ripetono in loop Volo oltre i confini come un albatro Volo oltre i confini come un albatro [Verse 3: Rancore] Se queste ali saranno come due remi, remando controcorrente Precipito perché un vento incoerente cambia il livello Chi spinge verso l'oceano, chi resta nel suo torrente Chi ha fatto un biglietto aereo, chi parte con il cervello E se hai coraggio apri gli occhi adagio quando ti infrangi Qui è un macello, qui c'è un buio lancinante e ti lanci Qui c'è un acqua allucinante, pioggia, pisci o piangi Stanotte gli angeli daranno i calci E se la libertà porta fuori, tu ci incarceri nei paraggi Ci imprigioni come piccioni, viaggiatori senza messaggi Quando il sole sta taciturno, quando ruzzola coi suoi raggi Ma che lusso il cielo notturno quando è bussola dei miei viaggi Ora le stelle vanno a slalom, tutti attenti, tutti agitati Tanto che ho imparato a volare e sono sempre tutti girati Prima toglierai con un camion le foglie secche dagli isolati Dopo si sta come d'autunno sopra quegli alberi quei soldati E gli equipaggi del pacifico lo dicono già da un'era Che chi regna incontrastato in cielo, in terra non si rivela E per un albatro se il vento tira ai lati è già primavera Perché sull'albero della nave è già fiorita la prima vela [Rit.] Su, sempre più su Perché non arriva quel dolore qua**ù Volo oltre i confini come un albatro Volo oltre i confini come un albatro Giù, so che laggiù I fatti della vita si ripetono in loop Volo oltre i confini come un albatro Volo oltre i confini come un albatro