(Kunstler/Cammariere) Sei tu che ascolti voce di sabbia Separata e protetta da un vetro irreale Con i pugni affilati dietro la schiena Ma pronti ad aprirsi in un fiore di mani Guarda quei petali strappali e grida Se ama o non ama è comunque diverso Né il cuore più muto né un anima sorda Nessuno è capace di leggerti dentro Quando ti stringo si spiega il mio cielo Nudo di gioia e grandine argento Fermo il respiro chiudendo la porta Con gli occhi accecati spalanco le braccia E poi so E so che t'avrò Luce profonda di nuovo il mattino Colpisce alle spalle l'eterna sorpresa Ed io prigioniero in angolo stretto Svanisco confuso in fondo a me stesso Spiagge lontane lucciole scalze Miraggio di stelle o sogno mancato Ondeggio davanti alla volta celeste Spingendo il mio carro fino al guardiano Queste mani non sono mani Ma fiori che tutta ti copriranno E i tuoi occhi non sono occhi Ma l'alba di un cielo che nasce stanotte con te Queste mani non sono mani Ma fiori che tutta ti copriranno E i tuoi occhi non sono occhi Ma luci lontane che brillano ancora per Me.