Reverendo - Dieci gradi sotto zero lyrics

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Reverendo - Dieci gradi sotto zero lyrics

Anche oggi zero news, bevo veleno in un flute, meno dieci gradi in strada si sta con i Moon Boot. Pelle d'oca, mani fredde stringono mani fredde, manifesti sopra i muri, paure non manifeste. Quelli come me imparanano il Bon-Ton per sopravvivere, per vivere in comfort in delle celle frigorifere. Superuomo in superficie, superfluo pure ridere con lo sguardo all'orologio pure nelle ore libere Ghiaccio fuori, freddo dentro, ghiaccio fuori freddo dentro, qui va tutto bene, tutto perfetto tranne me. Ghiaccio fuori, freddo dentro, ghiaccio fuori freddo dentro, qui va tutto bene, tutto perfetto Luci ba**e al neon, labirinto di teseo, io confesso reo gravito lontano, un altro perigeo. Credo a poco o nulla: un Fariseo, non c'è più cibo per l'anima, la casa offre giappo, Kebab, eritreo. L'ora delle troie, i traditori, i ladri, gli ultimi, chi scappa dai suoi incubi, camicie di forza: Houdini. Pa**ati da esser cifre, fino ad esser degli esuberi in un mondo in cui al momento ci mentono anche i numeri RIT. REVERENDO: Solo per le strade di questa city, solo nelle storie di tutti i tipi, cuori sanguinanti che sfrecciano, sfrecciano, sfrecciano Solo per gli abbracci di questi tipi, quando coi fratelli restiamo uniti, cuori sanguinanti che bruciano, bruciano, bruciano, cuori sanguinanti che bruciano Anche oggi zero news, la città rimane in coma, con quell'aria da battona che se sgarri non perdona. Come un video senza teaser, una Lamborghini diesel, una che ti scopa, ti strappa il cuore e lo mette in freezer. Fuori dalle liste, io sono mai stato alle tue feste no, per quelli come me spostarsi in centro è un viaggio all'estero. Esco fuori, cresco gelido non fresco, mi succhiano il midollo e danno i resti in cambio: Les Gold Ghiaccio fuori, freddo dentro, ghiaccio fuori freddo dentro, qui va tutto bene, tutto perfetto tranne me. Ghiaccio fuori, freddo dentro, ghiaccio fuori freddo dentro, qui va tutto bene, tutto perfetto Educazione siberiana, lupi escono dai boschi, nelle tasche imboscano cristalli, no Swarowsky. Denti gialli, loschi, loro nascono nascosti, hanno tagli sopra i polsi e zero nomi sopra i Post-it. Mi chiedi “Come va?” Io ti rispondo “Almeno bene”, vaffanculo, sono solo contro tutti: Carmelo Bene. Stringiamo dei legami a meno che non ci conviene, nei locali apericene, corpi freddi nei container RIT. REVERENDO

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