E non è stato facile Arrivare fino a qui Senza scendere a patti con la porta di casa E non è mica semplice Sorridere oltre i guai Andare controvento senza un filo di poesia E tu mi dici sempre di restare umano Di non scoprire il fianco E tu mi sembri sempre tutto quello che vorrei Vorrei avere un popolo Di cui non vergognarmi Avere un pa**aporto di cui fare a meno Per questo preferisco gli zingari E i loro furti reali o inventati dai giornali Per questo preferisco le strade di periferia La polvere sui mobili E quella sopra il cuore Il sole che si allunga, dentro la mia stanza I fiori che schiudi senza farci neanche caso Le distanze I chilometri L'erba ai lati della strada I fiori che schiudi senza farci neanche caso Le distanze I chilometri L'erba ai lati della strada L'erba alta in primavera L'erba che ci sarà sempre Quella che ieri non c'era Quella che spunta nel mentre L'erba utile a nessuno Invisibile e ignorata Buona a nulla calpestata L'erba incolta e degradata Cattiva che non muore Neanche se è tajata L'erba tenera e innocente Inquinata e intossicata L'erba ai lati della strada L'erba verde e profumata Che profuma più che mai Quand'è falciata