(Facchinetti-Negrini) Sono davanti a me stesso e vedo un viso qualunque e come sempre mi chiedo come faccia lei quando ritorno a casa avvilito del mondo a morire per me. E quando queste mie dita stanche di aver bussato a troppe porte chiuse non ce la fanno nemmeno ad accarezzarle il viso le sue labbra di rosa non sono mai stanche. Son parole bianche come angeli in volo quando lei mi dice "Tu sei la vita, il primo e l'ultimo uomo la casa che amo ogni giorno mi parla, mi parla di te. Tu sei il primo e l'ultimo uomo... Tu sei il primo e l'ultimo uomo... "Sono davanti a me stesso e vedo un viso qualunque e all'improvviso mi chiedo cosa mi succede, cosa sto inventando nei pensieri miei mentre muoio per lei. Da ieri in questa casa nessuna voce si sente lei non vorrebbe nemmeno ritornarci un minuto le labbra di rosa si sono stancate di promesse sbagliate le stesse parole un altro fanno felice "Tu sei la vita, il primo e l'ultimo uomo la casa che amo ogni giorno mi parla, mi parla di te. Tu sei il primo e l'ultimo uomo... Tu sei il primo e l'ultimo uomo..." "Tu sei il primo e l'ultimo uomo... Tu sei il primo e l'ultimo uomo... " (ripete ad libitum)