Io e i miei briganti abbiamo saltato fossi color verde rame, pieni d'uva, per correre più agili su queste strade, così generose di polvere, di sangue in polvere. La mia sorellina, occhi viola, m'è padre e madre. E' stata trovata e continuava a sognare, uccisa a mezz'aria da questa gente, dal nome così felicemente duro e, cosa che io non credevo, dalle facce da predoni, così bene allineate con le loro grigie città. Allora siamo scesi dalle nostre montagne sui monti e grandi pa**i nella neve della foresta. Volevamo vendetta su queste uniformi della polizia, che corrono insieme ai topi nell'alba della piazza del lago di Monaco ma molte guardie sorvegliavano la casa del soldato. E le guardie furono uccise ma il soldato rise sapendo la casa fortissima dacché costruita coi nostri pellegrinaggi. Da dietro una porta disse: "le chiave dovete cercarle, io non so qual è il mucchio di colline" e io e io tornando ai miei monti, ho incontrato un francese che cantava: "non amo nessuno perché le lenti dei miei occhi non arrivano così lontano, non fanno quasi una piega, non fanno quasi una piega." Io con un trucco, di nascosto, gli rubai la voce, la voce...