Prima di tutto vorrei che fosse chiaro Che non mi sento per niente matto Ma che sono stato una volta felice E che al momento non lo sono più Io ero il solo che ti credeva fedele Gli altri sapevano tutto di te Che te ne andavi girando le notti Mentre al bar con gli amici parlavo di te Fu di marzo che ti incontrai Fu sempre di marzo che un bacio ti regalai Sai ho cercato quel fazzoletto rosso E il gran nero degli occhi tuoi Ma giù nel paese non c'è nessuna Non c'è nessuna tanto bella come te Fu di maggio su quel ponte che Luigi mi parlò di te E mi disse che eri sua e entro un anno all'altare ti porterà Considerai il raccolto andato male Anche la morte della capra Elisabetta Ma soprattutto il fatto che in venti anni Che in venti anni non ho riso mai Fu di maggio su quel ponte Il fiume i tuoi occhi c'era Luigi C'erano i regali Allora presi un sa**o e in due ore lo ammazzai