(Lucio Dalla - Bruno Mariani) Estate Mi ricordo i primi viaggi fatti in treno Il vento in faccia, le ore al finestrino Le sdraio colorate e l'odore che fa il mare lungo il litorale I muri sporchi, i nomi e le stazioni L'acqua fresca e le corse alle fontane La puzza della notte nei vagoni con l'odore del mangiare Ma soprattutto il mare La gente sulle spiagge Il profumo sensuale della pelle sotto il sole Le lentiggini sul muso, le palline sulla fronte di sudore A 15 anni mi sembrava di volare E che potevo scegliere se vivere o morire Ché tanto era uguale L'importante era capire Dove io e la mia testa col mio corpo potevamo andare Dicevo a tutti "io vivrò Due dita sotto il cielo" A 15 anni questo era il mio pensiero Invece cercavo solo due occhi neri da guardare Un'altra mano con le sue dita che mi venissero a cercare Con la sua testa sulla mia spalla stare in silenzio e non parlare Ed ascoltare il mare E in quel silenzio sentire battere il mio cuore, solo il mio cuore E nel bagnasciuga sentirlo naufragare Estate, vienimi ancora a cercare Levami d'addosso quel colore, quel grigio umido sapore Che il tempo ci vorrebbe dare Estate, portami fresco, vita e amore Ché io lo voglio respirare Vale la pena anche morire se ancora io lo sentirò Due dita sotto il cielo A bocca aperta il tuo respiro Ad occhi chiusi il tuo mistero