Giorgio Gaber - L'anarchico lyrics

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Giorgio Gaber - L'anarchico lyrics

Anarchico a me? Ahahah, sono un demonio io, una belva umna, altro che anarchico. Sono dotato di una tale dose di cattiveria, da affossare tutte le guerre del mondo. Sono anche brutto, per rappresaglia. Fascino zero, forse sono malato di fegato, ma non mi curo, così imparano. Gli anarchici amano l'umanità, sono una merda io, altro che anarchico. A me l'umanità, mi piace guardarla dall'alto. A volte, spengo la luce, e mi metto alla finestra. Ridicoli loro eh, curano la facciata, e qualche volta anche il didietro, e io invece da qui li vedo ribaditi, spiaccicati sul marciapiede, schifosi, con le gambette che escono dalle spalle. Ptu ptu ptu, bisogna renderle chiare le superiorità morali, anche con fatti materiali, se no si afflosciano, le superiorità. Solo così si spiegano i campanili, e le torri Eiffel. Qualcuno dice, andare a Dio.. Guardare sotto, ptu, dalla torre Eiffel, fiuuuu bum, Quando si è sullo stesso piano degli uomini, è difficile considerarli come delle formiche. Ti sfiorano, ti accarezzano, ti entrano dentro. Che schifo, ci si affeziona, non c'è niente di peggio dell'amore, me lo devo ricordare, sono una merda io. Ptu ptu ptu Che c'è eh? Guardano in su, stupidini è il tempo che è cattivo? No, sono io che sono una merda. Ptu ptu ptu. I bambini, come li odio i bambini, coi bambini è più difficile, è come bocciare il pallino ptu tu, ci vorrebbe l'anticipo. ptu, ptu, ma cresceranno, eh. Gli verranno dei bei testoni, e allora io, den den den, ptu, guarda, guarda come corrono, mai che vadano sotto una macchina, mai. Io sono per le macchine, per forza sono una merda. Dai, dai... è lì è tuo prendilo prendilo prendilo, l'ha mancato guarda, negati, non ne prendono mai uno. No, una volta uno l'hanno preso, non era un bambino, no, era un anziano. Meglio che niente.....Uuuuu, l'ambulanza, e io, giù che arrivo primo, uuuuu, l'ambulanza, e allora pà, sono arrivato lì primo, l'ho visto lì per terra, ho visto tutto quel sangue, quanto, quanto sangue, stai calmo mi dicevo, non è niente, non è più commovente di un po' di smalto fresco dai, fai conto che gli abbiano dipinto la faccia di rosso... tutto qui... sono una merda Ad un certo punto, ho sentito una sporca dolcezza, una schifosa pietà, prendermi alla nuca, e anche alle gambe, e blblblbl son svenuto. Sono una merda, mi sono risvegliato in farmacia, erano gentili, mi davano da bere, mi davano delle gran pacche sulle spalle, mi volevano bene. Noooo, son scappato li ho insultati, sono corso a casa terrorizzato, per un attimo, anche se soloper un attimo, ho avuto paura, di non essere neanche una merda.

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