No, non muovetevi C'è un'aria stranamente tesa C'è un gran bisogno di silenzio Siamo come in attesa No, non parlatemi Bisognerebbe ritrovare Le giuste solitudini Stare in silenzio ad ascoltare L'attesa è una suspense elementare È un antico idioma che non sai decifrare È un'irrequietezza misteriosa e anonima È una curiosità dell'anima E l'uomo in quelle ore Guarda fisso il suo tempo Un tempo immune da avventure O da speciale sgomento No, non muovetevi C'è un'aria stranamente tesa E un gran bisogno di silenzio Siamo come in attesa Perché da sempre l'attesa è il destino Di chi osserva il mondo Con la curiosa sensazione Di aver toccato il fondo Senza sapere Se sarà il momento Della sua fine O di un neo-rinascimento Non disturbatemi Sono attirato da un brusio Che non riesco a penetrare Non è ancora mio Perché in fondo anche il mondo nascente È un po' artista Predicatore e mercante E pensatore e automobilista E l'uomo qualunquista Guarda anche lui il presente Un po' stupito Di non aver capito niente L'attesa è il risultato, il retroscena Di questa nostra vita troppo piena È un andar via di cose dove al loro posto C'è rimasto il vuoto Un senso quieto e religioso In cui ti viene da pensare E lo confesso ci ho pensato anch'io Al gusto della morte e dell'oblio No, non muovetevi C'è un'aria stranamente tesa E un gran bisogno di silenzio Siamo tutti in attesa