Erano tre luci nella notte tre luci mano nella mano Come lumicini a mezzanotte tre luci che parlavano piano E quel fuoco che le scaldava come sole a primavera Sotto un'aria leggera una stella cometa una luce nella sera Mara era nata oltre quel mare molto più a sud di Tirana Poca preparazione lavoro nero ed una madre lontana Calzoni corti nei campi verdi mani callose da sopportare E volò felice sul gommone imbiancando onde sopra il mare Marina veniva da un paese lontano solo tristezza nel suo cuore Contratto firmato un lavoro e qualcosa di certo in cui sperare Ma andò sulla strada quando arrivò a Bologna la prima sera E pianse lacrime amare sul suo destino di donna straniera Luda di certo era molto occupata e pranzava studiando A quindici anni partire era stato difficile ma anche stupendo Quella casa nel sole i suoi occhi nel mare e nel cuore la voce Del ragazzo cordiale che le dava il biglietto di un amore precoce Erano tre luci nella notte che confondevano ancora sesso e amore Dei clienti non sapevano tanto e aspettavano invano un fiore Quei letti troppo grigi raccontavano una storia giovane e infinita Mani troppo gelide nascondevano quell'ormai grande ferita Erano tre luci nella notte tre luci mano nella mano E se ne andarono insieme con pa**o lento e piano Lontane da quel fuoco che le scaldava sempre uguale la sera Per capire se la dignità è un diritto di tutti o una chimera