Sì che ha ragione il signore se dice che siamo in un film dell'ultimo periodo, dove i banditi pentiti confessano se non li processano e così fra le pozze di sangue la vita è la solita e fa pena ed in più c'è la scena del k**er che vomita. Sai com'è, volevo fare del cinema fatto sta che sul più bello mi volevano dare per forza la parte del duello. volevo fare del cinema, ma piuttosto che sparare son rimasto nascosto a guardare. A guardare cos'è che ci aspetta alla fine del tunnel, dei riflussi riflessi su certi pacchetti di Camel, perché il rock è soltanto un ria**unto di modi di dire, quattro quarti di noia disposta comunque a finire; l'inflazione però non finisce e ci rende cattivi, non c'è niente che valga la pena e così siamo vivi. Ma che cos'è che ci fa fare del cinema? Forse questa depressione o l'istinto di conservazione. Noi, si va a fare del cinema, quando vivere è un problema riprendiamo da capo la scena... Sì, devo dire che ha proprio ragione il signore, c'è una crisi tremenda che investe l'intero settore; è che il pubblico vuole si parli più semplicemente, così chiari e precisi e ban*li da non dire niente. Per capire la storia non serve un discorso più grande: signorina cultura si spogli e dia via le mutande. Sa com'è, lei, deve fare del cinema, mica roba pervertita, ma un soggetto che serva alla vita; dobbiamo fare del cinema, ma piuttosto che parlare si rimanga nascosti a pensare... Il gestore di un piccolo cine di periferia mi diceva che è tutto un sistema di p**nografia, mi diceva che è stufo di mettere in scena la merda raffinata perché il produttore così non ci perda e piuttosto che dare alla gente ‘sti film da vedere mi ha gridato che chiude il locale e che cambia mestiere: sa com'è, volevo del cinema. E va be' ma andate a dare del cinema.