C'era una donna, l'unica che ho avuto, Aveva i seni piccoli e il cuore muto, Nè in cielo, nè in terra, una casa possedeva, Sotto un albero verde dolcemente viveva, Sotto un albero verde dolcemente viveva. Legato ai suoi fianchi con un filo d'argento, Un vecchio aquilone la portava nel vento E lei lo seguiva senza fare domande Perchè il vento era amico e il cielo era grande, Perchè il vento era amico ed il cielo era grande. Io le dissi ridendo "Ma Signora Aquilone Non le sembra un pò idiota questa sua occupazione?". Lei mi prese la mano e mi disse "Chissà , Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà , Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà ". E così me ne andai che ero un poco più saggio Con tre soldi di dubbio e due di coraggio E incontrai un ubriacone travestito da santo Che ogni sera si ubriacava bevendo il proprio pianto, Che ogni sera si ubriacava bevendo il proprio pianto. E mi feci vicino e gli chiesi perdono Ma volevo sapere se il suo pianto era buono. Lui mi disse "Fratello, è antico come Dio, Ma è più dolce del vino perchè l'ho fatto io, Ma è più dolce del vino perchè l'ho fatto io". E prima che le stelle diventa**ero lacrime E prima che le lacrime diventa**ero stelle Ho scritto canzoni per tutti i dolori E forse questa qui non è delle migliori, e forse Questa qui non è delle migliori.