Guardi quel nero sudario sugli occhi del mondo Ascolti e un granello di sabbia trafigge l'orecchio E al pa**o una pietra tagliente ferisce il tuo piede E chiedi perché questo labirinto, e gridi... schiavo e cieco è il tuo diritto. Scegli il profilo migliore e il vestito più adatto Credi ed ogni tua fede ha smarrito i suoi santi E piangi... perché questo sciocco imbroglio, è specchio... del tuo sguardo senza luce Condannati dalla storia, consacrati alla memoria dalla coppa del destino avido attingo. Giudicati e giustiziati, innalzati e venerati, sulla danza della forca il tuo dominio. Fiero sul dorso del lupo o di un vecchio ronzino Anelo all'evoluzione terrena e celeste rinasco ogni giorno dal fianco dello scorpione mi inchino alla bellezza dei colori... il segreto è nella coda del pavone. Canto le gesta esemplari dello scarabeo Esalto l'impresa titanica del calabrone E accolgo la simbologia e il dono del cervo Respiro perché questo eterno viaggio infiamma d'infinito il nero manto. Condannati dalla storia, consacrati alla memoria dalla coppa del destino avido attingo. Giudicati e giustiziati, innalzati e venerati, sulla danza della forca Il tuo dominio. Tutto ciò che vedi sono proiezioni convenzioni distorsioni fragili frequenze che hanno elaborato e costruito il mondo che non c'è Sono solo convinzioni cibo per le tue illusioni, gestazioni e indigestioni che hanno generato e partorito l'uomo che non c'è.