Il treno giusto è partito, preciso, puntuale proprio sotto al loro naso lui vestito da bambina, lei pelliccia scadente una mamma per caso la sanità mentale, quanti discorsi è una questione d'orario un pensiero di troppo, anche ban*le e le cambiano binario Il Po divide un po' tutti nel bene e nel male sopratutto nel mare da Belluno a Potenza giù li aspetta il maestrale un ritorno trionfale e l'uomo nero che dorme sul davanzale Grande risparmio, vantaggi esclusivi per chi è stato puntuale lei si ra**etta i capelli, borsa stretta sulle gambe prega dio, legge il giornale lui ne capisce ancora poco, crede in tutto quel che vede per un bambino è anche normale e l'uomo nero intanto s'è svegliato stringe l'altro figlio e va a lavorare Il Po divide un po' tutti dal mare di fango in cui ci piace nuotare da Salerno a Potenza tre ore di regionale un gran bel finale e l'uomo nero ha due numeri da giocare E anche se il cuore le esplode in petto e la rabbia la fa vomitare anche se lui non è più nel suo grembo sente ancora il cordone ombelicale è normale, anormale, è normale Il treno sbagliato è arrivato in ritardo ad accoglierlo il maestrale e l'uomo nero sputa un pezzo di dente il caffè ancora da finire Lei accenna un sorriso, sistema il berrettino, lo mostra fiera a suo padre che tiene in braccio il figlio d'allevare, dà il benvenuto a quello d'affogare