Sto in agguato di fronte a ogni presunta purezza morale e come smascherarla se non con un metodo intrinsecamente conflittuale? Vorrei aver un'intimità ma spesso è una promessa non mantenuta, l'importante allora è fuggir dal gossip verso la realtà più cruda, verso e ad ogni sorso l'oblio di chi beve, annulla tutto questo, dimenticavo che ad ogni brindisi si brinda con e non per il pretesto e che un genio non si educa direttamente, come può un mito insegnare a non avere miti? Oggi che la disincarnazione dei problemi raddoppia il ruolo dei concetti non solo l'uomo ha bisogno di dare un senso come ha sempre fatto ai fatti crudi crudeli e freddi, ma non trovandosi più quegli stessi fatti davanti l'entropia semantica allontana il senso e rende i drammi tanto profondi quanto distanti. Che si tratti di risorse o di finanza per troppi nemmeno sbatterci la testa oggi è abbastanza per comprendere ogni istanza, con speculazioni chiuse in una bolla, non è solo un'elite che ci usa e controlla ma gli intrecci di logiche di cui questa folla ci affolla. Zitto zitto il conflitto si nasconde, uscire dalla caverna è procurare nuove ombre e non si sfugge facilmente quanto sei ricercato? Puoi avere tante idee ma mai quanti prodotti e aggiornamenti in un supermercato, non ho la tele da anni, e se me la fan guardare mi innervosisco, tu la concepisci come inferiore, da usare per spegnere il cervello mentre io la concepisco come superiore da usare rigorosamente a cervello acceso. Sto in agguato quando qualcuno parla più di me e ti a**icuro che è un'impresa, spesso il consiglio è più invadente dell'offesa, questa almeno può esser un forte distacco mentre il primo ha una fiacca pretesa d'intesa sottointesa, se pensi al conflitto come una cosa che inizi tu coscientemente dimentichi quei conflitti in cui sei già schierato inconsapevolmente, sono in agguato da ogni sfumatura dell'archetipo hardcore, oggi che ra**icura il linguaggio grezzo, duro senza mezzi termini della Lega Nord, non solo ho mezzi termini, ne ho infinitesimi, e la mia verità è in mezzo ai termini in una fusione di piani causata dai loro infiniti riverberi. Alcuni li percorro nella composizione, quando un collage testuale casuale si decompone per un'implosione che riverbera, qualcuno ha detto scriver dinamite, righe di un testo che quando servirà esploderà e poi si perderà