Non c'è metro di misura che quantifichi quanto le visioni del futuro degli umani siano influenzate - anzi, diciamo composte - dalla visione del presente combinata alla letteratura e filmografia fantascientifica e distopica o nel suo equivalente reticolato di mitologia mediatica fatta di brandelli stemperati della suddetta letteratura. Anche chi vive in zone della terra dove c'è poco campo ma molti campi aperti probabilmente immagina anche semplicemente partendo da un frammento di racconti, di racconti, di racconti, di racconti e la sua iconografia si compone di frasi o detti
Quale che sia la sua sostanza, l'immaginario del futuro è un ottimo compendio di ipotesi, spunti e soluzioni su come si comporterebbe l'uomo al cospetto di propri lati oscuri estremi, progrediti e decisivi. Ci sono una marea di libri, film, cartoni e giochi che proiettano questo insieme di immaginazioni e nel tempo variazioni vi si son stratificate pa**ando da una visione alla Asimov, fantasioso osservatore e sistemico, fino ad una alla Philip Dick, più crudele, tragico ed aperto. E ancora più evoluti Ōtomo, Nihei e Masamune. In questi ultimi due anni dell'era si succedono divagazioni derivative come Psycho-Pa** o Shinsekai yori, storie composte di elementi provenienti da diversi immaginari ma con la peculiarità sottile di una protagonista che scopre le contraddizioni di un sistema disperato che nasconde le ingiustizie e nefandezze con metodi che vanno dall'hypertecnologico al telecinetico. Fino a qui tutto già affrontato, sennonché la protagonista, scoprendo questa complessa ragnatela e rimanendovi appiccicata, vede comunque una via per fare in modo che il sistema si trasformi senza rivoluzioni olocaustiche o inversioni di tendenza stravolgenti, tanto volute ma tanto insostenibili per la coscienza umana. La chiave è proprio la profonda percezione della protagonista che la rende più qualificata di altri a prendere le redini dei vertici del sistema: è il sistema stesso che raggiunge un eccesso dopo l'altro e piano piano si guarda in faccia capendo di non poter continuare a perpetrarsi così come è sempre stato. I parametri di astuzia od insensibilità non sono più adatti ad una società che cade o che è tenuta insieme dall'ordine troppo rigoroso, così il sistema riconosce la saggezza come ultima risorsa tutelando una fervente ragazzina, consegnandole la conoscenza al contrario di come era sempre stato fatto. QUESTO è un pensiero davvero estremo e complesso, non dico che questo sia il futuro, è solo un pensiero pa**ato in testa a chi ha scritto questi anime, qualcuno ha visto queste cose e le ha volute scrivere e rappresentare; l'idea di una rivoluzione improvvisa è uno sguardo sul pa**ato, non sul futuro, al contrario dell'implementazione della propria stessa sensibilità e percezione. Certo, potrebbe anche non andare come scritto nei cartoni, obbietterete che dare retta a dei cartoni non è un modo serio di curarsi della società, ma una visione del futuro ha la stessa consistenza che sia basata sulla politica, sulla scienza, sulla letteratura, sui dati o su una mia impressione. Una visione del futuro non vale più di un'altra in base alla credibilità perché le fonti di informazioni sul futuro non esistono. Vince chi ha più immaginazione, chi si permette di fare pa**i dentro a ciò che non è ancora oggetto di comunicazione. State ancora lì a pensare ai difetti di una serie di cartoni animati? State ancora lì a pensare a come potrebbe un libro di storia parlare del presente? I veri e propri libri di storia sono stati sgretolati dalla rete, ora c'è una rete di storia ed io, personalmente, preferisco andare a naso e sbagliarmi di grosso piuttosto che perdermi qualche pesce che sta fuori dalla rete