Figlio mio, non mi condannare,
prima almeno stammi a sentire:
Comprerò una casa bianca,
affitterò una vita stanca,
con tua madre sarò fedele,
aspetterò quando lei mi vuole.
Avrò un amico per moglie e ta**e
ed un medico per la tosse,
imparerò a stare sempre apposto,
sognerò solo e di nascosto.
Ogni giorno metterò da parte
la mia vita insieme a qualche lira,
imparerò la diplomazia
di sorridere per convenienza.
E ripensando a quello che volevo,
a tutto quello che m'immaginavo,
son certo, mi verrà da ridere.
Poi vedrai ti manderò a scuola
e imparerai a muovere tra le dita
il dolce filo che tiene legati
i soldi, il sesso ed i peccati.
T'insegnerò a usar la storia,
ti nutrirò con la mia politica,
per esser certo che avrai ragione,
ti metto in tasca un po' di religione.
E ogni tanto ti darò un bacio,
ti prenderò, ti porterò a pa**eggio,
insieme a te mi metterò a giocare,
farò di tutto per dimenticare!
Mi batterò per le tue opinioni,
ti presterò ogni mia esperienza
e per portarti sopra di un gradino,
verrò a patti con la mia coscienza.
Ti mostrerò fiero ai miei amici,
starò a sentire tutto ciò che dici,
in un tuo sguardo di commiserazione
vedrò la fine di una generazione.
Ti vestirai anche tu di tempo
e sarai certo di cambiare il mondo,
ti sembrerà di inventare tutto,
comincerai a diventare brutto!
E ripensando a quello che volevi,
a tutto quello che t'immaginavi,
son certo, ti verrà da ridere.
Finché un giorno con le spalle curve
ti vedrò uscire stanco da un ufficio,
tornare a casa oppure da tua moglie
e avere dentro questa pazza voglia
di fuggirtene di andare via
e per un attimo mi odierai
perciò son certo che mi capirai
se me ne vado e tu non nascerai!