[Verse 1: Musashi]
Vorrei pugnalarti il viso per poterlo meritare
D'altro canto tale perfezione è innaturale, ma
Maturare a**ieme sembra un'utopia
Io non ti reputo mia, ma sei la sola che riesce a levigare
La mia parte che disprezza e basta, quella disumana
Riesumata dagli inganni di meravigliose arpie
Dolci predatrici, linci siberiane che mi han fatto
Intorpidire fra le sfumature di mille apatie
Lo senti questo rumore? È il soliloquio della
Pioggia sul bagnato: le tue lacrime sul mio sudore
Pelle madreperla dove lascio versi sparsi
Fra i segni dei morsi, i quali io vorrei che tu leggessi;
E so che non perdureranno, che non sono eterni, il termine
è quello di una libellula, elegante quanto caduca
Tu mi spaventi perché sei una donna fra le femmine
Poesia per le mie retine, ma dolcemente sadica
[Hook: Stoma]
Se ti avvicini me lo fai notare piano
Ma quando brilli in mano sei come una Proxima
Non ti allontani perché in fondo ci capiamo
Rimani sempre in zona e mi fissi dalla tua orbita
Fuori i centauri ti vorrebbero con loro
Per questo non luccichi come l'oro, ma
Se ti avvicini me lo fai notare piano
E ora mi brilli in mano. Ed ora sei la mia Proxima
[Verse 2: Musashi]
Puoi annientarmi, con un atto o poco più: il dramma
Sta nel fatto che ne sei consapevole pure tu
Una brava amante, una guerriera, Bradamante, naufrago
Nell'oceano cristallino che ti spende fra le palpebre
Tu sei zucchero e pericolo, nel falò
Delle mie vanità sei l'unico elemento ignifugo
In bilico fra il metafisico e l'empirico
Trascendi il tempo, spirito del futuro e del paleolitico
Dalla spelonca di Platone scorgo l'ideale
Senza poterlo mediare, non reggo l'incanto
La singolarizzazione dell'universale
Linguaggio dell'ineffabile traslitterato in Esperanto
Parole dal sapore di bourbon e di tabacco
Si intrecciano in argomenti tangenti il paradossale
Che vicendevolmente impattano quando mi imbatto
Nel fatto che tu sei salvezza e al contempo letale
[Hook: Stoma]
Se ti avvicini me lo fai notare piano
Ma quando brilli in mano sei come una Proxima
Non ti allontani perché in fondo ci capiamo
Rimani sempre in zona e mi fissi dalla tua orbita
Fuori i centauri ti vorrebbero con loro
Per questo non luccichi come l'oro, ma
Se ti avvicini me lo fai notare piano
E ora mi brilli in mano. Ed ora sei la mia Proxima
[Verse 3: Stoma]
Nelle mie orbite ti vedo un po' più in là del senno
E tutto gira intorno a te perché sei come un perno
Dentro il calore come le peggio fiamme d'inferno
Se t'allontani tzunami, 'sto mare è troppo fermo
[Musashi]
Sarà che lo so bene come farti stare calma
Nella mia vita autodidatta per le vie del Karman
Attingo alla tua fonte come sul gange Siddartha, spingo dal fronte
Mettendo la mia stessa vita come caparra
[Stoma]
E mentre gli altri fanno copie dei tuoi lampi
Coscienze come bandierine, che Dio me ne scampi
Non sto con i mercanti, figurini o paninari
Ma coi soldati semplici, non con i mercenari
[Musashi]
E custodire la tua essenza è dura, detta tra di noi
Ma ti giuro, a volte sembra che tu stessa non lo vuoi
E ogni volta che ti concedi, ci credi, ci capiamo
E brilli di luce mai vista da nessun umano
[Hook: Stoma]
Se ti avvicini me lo fai notare piano
Ma quando brilli in mano sei come una Proxima
Non ti allontani perché in fondo ci capiamo
Rimani sempre in zona e mi fissi dalla tua orbita
Fuori i centauri ti vorrebbero con loro
Per questo non luccichi come l'oro, ma
Se ti avvicini me lo fai notare piano
E ora mi brilli in mano. Ed ora sei la mia Proxima