Dal labbro il canto estasïato vola
Pei silenzi notturni e va lontano
E alfin ritrova un altro labbro umano
Che gli risponde colla sua parola.
Allor la nota che non è più sola
Vibra di gioia in un accordo arcano
E innamorando l'aer antelucano
Con altra voce al suo fonte rivola.
Quivi ripiglia suon, ma la sua vura
Tende sempre ad unir chi lo disuna
Così baciai la disïata bocca!
Bocca baciata non perde ventura.
Ma il canto muor nel bacio che lo tocca.