[Verse 1: Soulcè]
Ho scritto pagine che non le puoi contare manco
In cui mi chiedo se ti manco
Le prime favole le ho scritte a marzo sotto il terzo banco
Lontano dai satelliti di fama tra il cielo e l'asfalto
Ho scritto parto ma poi sono rimasto
E qua sto costruendo è cemento questo mio canto
Hai detto che non canto né rappo né parlo
Faccio tutte e tre le cose quindi muto e pensa ad altro
Ti bacio e dopo scappo
Così magari un giorno se spacco non c'è ricatto
E quando arrivo da lontano sul mio shuttle
Portatemi i saluti e tutto quanto
Ho vinto più cazzate che scommesse e intanto salgo
Dormi occhi di gatto senza questo matto
Io fuggo per le strade graffiandomi perché scalzo
Tu resti in ostaggio finché non ti piaccio
[Hook: Soulcè]
Inchiostro sul cartone solo per dirti ciao
Ciao solo per dirti ciao
Ti mando cartoline da un paese che non c'è
Inchiostro sul cartone solo per dirti ciao
Ciao solo per dirti ciao
Ti mando cartoline da un paese che non c'è
[Verse 2: Soulcè]
Parlo di notte mentre dormo più che quando vivo
Stanotte bevo e non ti scrivo
Che poi ritorno a casa con i chiodi nella testa una festa a cui non ballo
E sputo alle cifre sotto questi video
Non faccio numeri perché ne ho
E me ne fotto del tuo show che è sempre uguale e questo invece no
E me ne fotto del tuo blog non commento
È una gara a chi ha più pose che talento grazie tornerò
Forse o forse no come l'area voce che sporca l'aria
Vattene come Laura
Io non mi muovo di un pa**o dentro quest'aula
E silenzio come in tribunale quando arrivo impara
Arrivo in para da un paese che non c'è non esiste
Parla con me per chiedermi il cachet
Qui chi insiste lo stringono agli angoli cos'è non vedi
Chiedi se non ci credi ma io non svelo i miei segreti
[Hook: Soulcè]
Inchiostro sul cartone solo per dirti ciao
Ciao solo per dirti ciao
Ti mando cartoline da un paese che non c'è
Inchiostro sul cartone solo per dirti ciao
Ciao solo per dirti ciao
Ti mando cartoline da un paese che non c'è
[Verse 3: Soulcè]
E sgretolo le tue certezze cadenze strette
Non faccio più le cla**iche carezze
Non siamo più le giovani promesse
Siamo solo uomini che indomiti spaccano le fortezze
Scarto le finezze qui è così come la vedi e quindi occhio
Non si parla troppo ma si agisce il doppio
E se ci credi voliamo su questi siepi
E le vostre gioie sono foglie sopra i marciapiedi
Perciò è troppo quando parto è troppo
Siediti composto che ti guardo e dopo sai ti riconosco
Stormi di fatiche con calli che non ti mostro
E non dimostro un cazzo quando corro sotto il cielo sporco
Cartoline da un paese fantasma
Le spese per la stanza da arredare perciò basta
Vada come vada è abbastanza
Che ti urlo cosa penso e quindi adesso Teddy taglia