L'ora preferibile è la sera prima delle nove,
L'ideale poi sarebbe farlo mentre fuori piove;
Lei dovrebbe stare perlomeno nella stessa stanza;
Pare strettamente indispensabile la sua presenza:
Anche se un'altra scuola di pensiero
Dice che sia meglio senza.
Per la posizione, quand'è comoda, io la rispetto,
Ma personalmente preferisco stare sempre sotto;
Molto poi dipende anche da come ti risponde il letto:
E non rovinare la finzione, che è metà di tutto;
E non accendere la luce:
Questo scherzo può costarti brutto
Su e giù, va beh, ma su e giù
Va pure un ascensore,
Non basta andare dentro e fuori
Per chiamarlo amore;
Non bisogna aver la pretesa
Di voler strafare:
Essere porci perlopiù,
Però poeti nel momento clou.
Ma la condizione indispensabile è di non parlare,
Fino alla finezza irraggiungibile di non pensare;
Devi prendere l'esempio dalle trote che
Ci sanno fare,
Ché non si è mai visto di una trota che
Non sa godere:
O almeno credo supponendo
Che non abbiano un granché da fare.
Su e giù, va beh, ma su e giù
Va pure un ascensore,
Questo "dimmi dammi che ti do"
Non puoi chiamarlo amore;
Sei o no la punta di diamante
Dell'evoluzione?
Essere porci perlopiù,
Però poeti nel momento clou.
Quando sei partito e niente al mondo
Ti può più fermare,
Qualche variazione laterale non ci sta poi male;
Ma per carità non la lasciare sola in mezzo al mare
Per l'insopprimibile bisogno di voler finire:
Ché dopo tutta sta canzone
Ti fai dare pure del coglione.