Sei tu che ascolti, voce di sabbia
Separata e protetta da un vetro irreale
Con i pugni affilati dietro alla schiena
Ma pronti ad aprirsi in un fiore di mani
Guarda quei petali! Strappali e grida
Se ama o non ama è comunque diverso
Né il cuore più muto né un'anima sorda
Nessuno è capace di leggerti dentro
Quando ti stringo si spiega il mio cielo
Nudo di gioia e grandine argento
Trattengo il respiro e chiudo la porta
Con gli occhi accecati spalanco le braccia
Nel buio volgare
Luce profonda di nuovo il mattino
Colpisce alle spalle l'eterna sorpresa
Ed io prigioniero in un angolo stretto
Svanisco confuso in fondo a me stesso
Spiagge lontane, lucciole scalze
Miraggio di stelle o sogno mancato
Ondeggio davanti alla volta celeste
E spingo il mio carro fino al guardiano.
Queste mani non sono mani
Ma fiori che tutta ti copriranno
E questi occhi non sono occhi
Ma luci nel buio volgare