Guarda che poi chiamo l'uomo nero che viene a portarti via ti ho vista troppe volte camminare in mezzo ai miei discorsi... Guarda come siamo strani noi animali complicati votati eternamente ad inciampare negli stessi sbagli la mia bilancia resta in equilibrio tra due pesi e una misura l'ago è quella solitudine che piace a me e che invece a te fa paura... L'immagine di te che mi abita ha gli occhi di chi sta in piedi sull'arcobaleno lo vedi come sei impossibile alzare gli occhi e non vedere tutto più sereno
in piedi su un arcobaleno, in piedi su un arcobaleno... Guarda come siamo strani che animali complicati volti eternamente ad inciampare sugli stessi sbagli guarda che poi non è mai, mai così impossibile come alzare gli occhi e disegnare ancora il sole su di noi... L'immagine di te che mi abita ha gli occhi di chi sta in piedi sull'arcobaleno in piedi sull'arcobaleno in piedi sull'arcobaleno... (Grazie a Chiara per questo testo)