Finalmente adesso so che cazzo dirti, decisamente perso
Lo sguardo di chi è avverso ad a**opirsi
Vorrei farmi la schiena a nastri e piercing
Appendermi alla luna e stendermi tra gli astri e i dischi
Occhio agli asterischi
Il mondo in una nota a margine tra pianti e rischi, quanti gli arrivisti
Tanti quanto i cazzo di incastri nella testa dei liricitsti
Sempre al margine tra anonimato e anonima alcolista
Non hai più la colecisti, non digerisci
Fumi il doppio ma il THC fa drifting
Non fai in tempo a ridere di svaghi neurali che da bravi umorali torniamo indietro per maledirci
Medita, e se puoi evita e dedica ogni pillola di gioia a quei boia da troia e predica
La tua auto non ha più davanti safety car, quindi accelera o la merda ti inghiotte nella sua tenebra
Scusa, pa**ano i rintocchi e chiedo scusa, è odio pieno, tra gli sbocchi tremo e perdo la mia musa
Non sono come Omero, valgo zero a bocca chiusa ma saprò pietrificarti come gli occhi di Medusa
Cresci tra dolori di ustioni, le emozioni minori, rimozioni a forza di cuori, ma certamente
Esci e c'è qualcosa di fuori, più di una rosa di odori, una sposa, amici migliori, se, tutte merde
Senti il meteo, venti e pioggia sempre
Venticinque anni, sentimenti spenti e tu ti appoggi alle erbe
Mostri, sono tutti mostri e tu che già eri bestia bruci il petalo per rimanere inerme
Costi quel costi io ti porterò lontano o sarò un mannaro in mezzo a questi boschi a fauci aperte
Brava gente, scavi affondi e trovi niente e se accetti un girotondo ricorda finisce certamente
Incerto, a**ente e quant'altro, menefreghista, figlio di puttana, la lista diventa un albo
La vista a un palmo dal mio scalpo perché il mio terzo occhio piange e lacrima rimpianto
Non sai ancora come sei, mi ricordi Balto
Fa ridere quanto un cartone sia didascalia del vivere scappando
E più mi batto e più divento vecchio e posso continuare ad urlare, ma non c'è suono in uno specchio