[Verso 1]
In balia delle maree, vento forte di tramontana
Spiego la mia civada, corro senza una strada
E vado via, sulle galee, fendo l'acqua gelata
Un marinaio mi ha detto che annegare è come tornare a casa
Agonia, dammi da bere acqua salata
Empatia contraria: io muoio e lei vive
Donami un anima
Così sia, Euridice, cammino senza voltarmi
A volte è amaro ciò che dice, è sinestesia..
Quasi disarmato: ho solo un colpo in canna e sono circondato
Apro la bocca, sparo
Amerò il soffio del vento nel grano
Con un soffio di fiato dimmi "Ti ho amato"
Scoppia il pianto e poi a terra freddato
Nel giardino di Monet quando suona il piano
Note come proiettili bucano il mio apparato
E vorrei tanto sentirmi appagato
Ma sono Adamo, ripudiato e cacciato da ciò che mi ha creato
Il mio viso è senza mimica, sorrido
Smorfie di rito e fatica biblica, tu puoi ferirmi ma
Conosco mille modi per uccidere un uomo e nemmeno uno prevede la morte fisica
Taccio ciò che l'occhio vede
Bacio perché cazzo, ho sete
Ci rivediamo una di queste sere?
Io aspetto una risposta e resto qua a sedere e tu?
E tu sei fredda e muta, come la neve
Scrivo fogli che imbottiglio, chiedo a chi riceve:
"Annegare è arrembaggio andato male o ammaraggio andato bene?"
Io aspetto un salvataggio e grido:
"Ammiraglio, la morte è il dolce bacio di queste sirene"
E vado giù, affondo nel nero umido
Andarsene fa paura e pensarlo sai a volte è stupido
Un ultimo sguardo a quel cielo nuvolo e adesso?
Sono così solo da sentirmi unico
[Hook x 2]
Navigherò nel cuore delle notti di alta marea
Con te che sei l'ultimo fiato prima dell'apnea
Ora che il faro non ci vede e non si vede il faro
Queste acque placheranno la mia sete