(parole di M. Bubola - musica di M. Gazich e M. Bubola)
Ti ho cercata, amore, ti ho cercata così a lungo
Ho viaggiato i sette mari, i quattro angoli del mondo
Potevo sposare la figlia di un re
Ma l'ho lasciata pensando a te -
- Se tu l'hai lasciata, allora sei da biasimare
Inconsolata starà lì ad aspettare
Io invece ho un marito, fa il muratore
Per niente al mondo spezzerei il suo cuore -
- Dimentica, dimentica il tuo bel muratore
Sali sulla nave del tuo ritrovato amore
Ti porterò dove c'è sempre il sole
Laggiù in Italia dove nascono le rose -
- Ho due bambini che non sanno camminare
Dovrò baciarli fino a farli addormentare
Poi uscirò con il primo chiaro
E salirò sopra il tuo veliero -
Navigammo cento giorni e poi quattro settimane
Il nostro amore era un tuono, una tempesta senza fine.
Oro e diamanti dalla testa ai piedi
Sei marinai pronti a quel che chiedi.
- Perché piangi amore mio, perché piangi dolce sposa
Piangi tuo marito o piangi forse la tua casa? -
- Piango i miei bambini, mi mancano
Sento nel vento che mi chiamano -
- Che isole son quelle, bianche come neve? -
- Sono il Paradiso che non potremo mai vedere -
- Che isole son quelle, nere di carbone? -
- Sono l'Inferno dove andremo insieme -
Così il veliero cominciò a vacillare
Come se un mostro lo tira**e in fondo al mare
Tre volte girò nel gorgo scuro
Tre volte girò poi sparì nel buio