Partecipiamo a tutte le risse degne di un coltello e tutte lo sono. Il coltello che entra nella bocca e lavora o nella pancia, questo è il nostro motto, la nostra scritta sui muri, notturni di notte, se ce ne chiedete uno Lai lai la Lai lai la Con la gente, con la gente che scappa, con la gente che si dà da fare, con la gente che sta a guardare o in un angolo a bere o ad avere paura, a bere o ad avere paura paura Con la gente che chiama la polizia e i gendarmi che brindano. Vetri rotti, mille occhi dentro al nostro bicchiere, con i tatuaggi sulle guance, con un naso schiacciato che non abbiamo, con una moglie che c'ha lasciato sei anni e due figli da scontare.
Saltiamo i muri, saltiamo i muri per dileguarci, ma poi come sempre, poi come sempre, poi come sempre, poi come sempre è una ragazza che ci ferma dietro la chiesa dietro la chiesa dietro la chiesa dietro la chiesa dietro la casa. E poi e poi, alla fine della rissa, alla fine delle rissa, mi raccomando, chiamiamoci tutti quanti amore, davanti al poliziotto che non si lascia abbracciare e noi, noi, file di rissosi, noi, vite da rissosi, scortiamolo per le vie della città con le trombe trombe trombe trombe noi, noi file di rissosi, noi, vite da rissosi, lo scorteremo per le vie della città con le trombe con le trombe con le trombe con le trombe trombe