Partecipiamo a tutte le risse
degne di un coltello
e tutte lo sono.
Il coltello che entra nella bocca e lavora
o nella pancia,
questo è il nostro motto,
la nostra scritta sui muri,
notturni di notte,
se ce ne chiedete uno
Lai lai la
Lai lai la
Con la gente, con la gente che scappa,
con la gente che si dà da fare,
con la gente che sta a guardare
o in un angolo a bere
o ad avere paura,
a bere
o ad avere paura
paura
Con la gente che chiama la polizia
e i gendarmi che brindano.
Vetri rotti,
mille occhi
dentro al nostro bicchiere,
con i tatuaggi sulle guance,
con un naso schiacciato
che non abbiamo,
con una moglie che c'ha lasciato
sei anni e due figli da scontare.
Saltiamo i muri,
saltiamo i muri
per dileguarci,
ma poi come sempre,
poi come sempre,
poi come sempre,
poi come sempre
è una ragazza che ci ferma
dietro la chiesa
dietro la chiesa
dietro la chiesa
dietro la chiesa
dietro la casa.
E poi e poi, alla fine della rissa,
alla fine delle rissa,
mi raccomando,
chiamiamoci tutti quanti amore,
davanti al poliziotto che non si lascia abbracciare
e noi, noi, file di rissosi, noi,
vite da rissosi,
scortiamolo per le vie della città
con le trombe
trombe
trombe
trombe
noi, noi file di rissosi,
noi, vite da rissosi,
lo scorteremo per le vie della città
con le trombe
con le trombe
con le trombe
con le trombe
trombe