[Strofa 1] Caro il mio Francesco come vedi ti scrivo E quando uno scrive deve avere un motivo Il mio è dirti che la tua avvelenata In questi giorni l'ho consumata Risulta evidente quanto siam diversi Quanto son diversi i tempi del percorso Ma sono giorni in cui suona più vicina Tutta quella tua incazzatura [Pre-Ritornello 1] Sarà che anche qui Le quattro del mattino Sarà che anche qui l'angoscia E un po' di vino Sarà che non ci posso fare niente Se ora mi viene su il veleno [Ritornello 1] E allora avanti un altro E con quello che guadagni stai muto Avanti pure un altro Con quello che guadagni sorridi nella foto [Strofa 2] Caro il mio Francesco questa lettera ti arriva In un paese piccolo lì sugli Appennini Ho capito forse come mai ci vivi Che tanto ci si sente soli Ci si sente soli per quello che si è visto E poi per tutti quelli che han fatto così presto A montare su per fare un po' il tuo viaggio Giurando che per te davano un braccio [Pre-Ritornello 2] Parlavano di stile, di impegno e di valori Ma non appena hai smesso di essere utile per loro eran già lontani La lingua avvicinata a un altro culo [Ritornello 2] E allora avanti un altro Almeno chiedi scusa del disturbo Avanti pure un altro Che se sei lì sarà perché solo un po' più furbo [Strofa 3] Caro il mio Francesco che conosci un po' i colleghi E forse non a caso vivi lì sugli Appennini Sai quaggiù ce n'è in qualche modo di tre tipi Bravi artisti furbacchioni e topi Il topo canta solo di quanto lui sia puro E poi da via la madre per stare sul giornale Ed è talmente puro che ti lancia merda Soltanto per un titolo più largo [Pre-Ritornello 3] E io che il mio disprezzo me lo tengo dentro Che il letamaio è colmo già pubblicamente
Ma quei presunti puri Mi possono baciare queste chiappe allegramente [Ritornello 3] E allora avanti un altro Volevi la tua bici pedalare Avanti pure un altro Rispondere agli insulti è solo ba**a promozione [Strofa 4] Caro il mio Francesco abbiamo tanti privilegi Ma tra questi certo non rientrano gli sfregi Di chi vuole parlare andando sull'abbraccio Di cose di cui non capisce un cazzo Non so com'era allora so un poco com'è adesso O sei il numero uno o sei il più grande cesso E il tempo che ti danno è fino al ritornello E tante volte neanche fino a quello [Pre-Ritornello 4] Non c'è peggiore sordo di chi non vuol sentire Tu pensa a chi non sente e poi ne vuol parlare Ma caro il mio Francesco è già mattina Qui mi devo svegliare [Ritornello 4] E allora avanti un altro Ti pa**o il mio telefono salutami la tipa Avanti pure un altro Convincila che sono il suo ragazzo per la vita [Strofa 5] Caro il mio Francesco è il momento dei saluti Ci avremmo riso sopra se ne avessimo parlato Lo so che non ha senso starsi a lamentare Di alcune conseguenze del mestiere E so che mi son fatto prendere la mano Perché uno sfogo fa sbagliare spesso la misura Ma come ti dicevo son le quattro del mattino L'angoscia e un po' di vino [Pre-Ritornello 5] E allora vado avanti a cantare della vita Sempre e solamente per come io la vedo Che la morte se la suona e se la canta Chi non sa soffrire da solo [Ritornello 5] E allora avanti un altro Qualcuno che abbia voglia di ascoltare Avanti pure un altro Qualcuno che abbia voglia di ballare E allora avanti un altro Qualcuno che abbia il tempo di ascoltare Avanti pure un altro Qualcuno che abbia il tempo di ballare