da Publio Ovidio Nasone (Amores, Libro I, Elegia V)
Viva Corinna che arriva vestita
della sua tunica trasparente
collo coperto da bruni capelli
di fronte a lei Semiramide è niente
Strapparle di dosso la veste
credetemi fu una battaglia
voleva far la difficile
quella soave canaglia
Fingeva di far resistenza
fingeva di essere incerta
lottava divinamente
per rimanere coperta
Viva Corinna che arriva vestita
della sua tunica trasparente
collo coperto da bruni capelli
di fronte a lei Semiramide è niente
E' chiaro che lei si batteva
col fine di essere vinta
difatti senza fatica
presto rimase discinta
Rimase davanti ai miei occhi
ed io innamorato guardavo
per quanti sforzi facessi
nessun difetto trovavo
Viva Corinna che arriva vestita
della sua tunica trasparente
collo coperto da bruni capelli
di fronte a lei Semiramide è niente
Vi giuro non è umanamente
possibile la descrizione
non è possibile farne
una cla**ificazione.
I seni eran come un invito
a farne un sapiente maneggio
le spalle e le floride braccia
chiedevano un dolce ma**aggio
Viva Corinna che arriva vestita
della sua tunica trasparente
collo coperto da bruni capelli
di fronte a lei Semiramide è niente
E sotto le turgide poppe
la pelle era candida e liscia
com'erano splendidi i fianchi
com'era fresca la coscia
Stringendola tra le mie braccia
del morbido mi resi conto
e il resto lo indovinate
è chiaro che non lo racconto
Viva Corinna che arriva vestita
della sua tunica trasparente
collo coperto da bruni capelli
di fronte a lei Semiramide è niente
Poi quando giunse la fine
stanchi e felici ci riposammo
e come due innamorati
favole ci raccontammo
Vi prego se voi volete
farmi un augurio non esitate
e ditemi che come questa
avrò centomila giornate
Viva Corinna che arriva vestita
della sua tunica trasparente
collo coperto da bruni capelli
di fronte a lei Semiramide è niente
Viva Corinna Viva Corinna
Viva Corinna Viva Corinna