La solitudine
Non è mica una follia
È indispensabile
Per star bene in compagnia.
Uno c'ha tante idee
Ma di modi di stare insieme
Ce n'è solo due
C'è chi vive in piccole comuni o in tribù
La famiglia e il rapporto di coppia
C'è già nei capitoli precedenti,
Ormai non se ne può più.
La solitudine
Non è mica una follia
È indispensabile
Per star bene in compagnia.
Certo, vivendo insieme
Se chiedi aiuto
Quando sei disperato e non sopporti
Puoi appoggiarti.
Un po' di buona volontà
E riesco pure a farmi amare
Ma perdo troppi pezzi e poi
Son cazzi miei, non mi ritrovo più.
[parlato] Vacca troia!... dove sono?... Eccoli lì che se li mangiano i miei pezzi... cannibali!... Troppa fame, credimi... gli dai una mano ti mangiano il braccio... Ve la dò io la comune!... Cannibali... Credimi, da soli si sta bene... In due? È già un esercito.
La solitudine
Non è mica una follia
È indispensabile
Per star bene in compagnia.
Uno fa quel che può
Per poter conquistare gli altri
Castrandosi un po'
C'è chi ama o fa sfoggio di bontà, ma non è lui
È il suo modo di farsi accettare di più
Anche a costo di scordarsi di sé
Ma non basta mai.
La solitudine
Non è mica una follia
È indispensabile
Per star bene in compagnia.
Certo l'eremita
È veramente saggio
Lui se ne sbatte e resta in piedi
Senza appoggio.
Ha tante buone qualità
Ma è un animale poco sociale.
Ti serve come esempio e poi
Son cazzi suoi, non lo rivedi più.
[parlato] Vecchia troia!... Se ne frega lui... che carattere... Sì, va bene, ci ha del fascino, ma è un po' coglione, credimi... Che provi, che provi lui a fare un gruppo... come noi! Giù dal monte... porca vacca!... No, eh... si rifiuta... che individuo. Meglio noi... credimi: sempre insieme, che costanza, uniti... attaccati... sempre attaccati... come i ciglioni...
La solitudine
Non è mica una follia
È indispensabile
Per star bene in compagnia.