Ad un certo punto è saltato su uno e ha detto: “Secondo me Andreotti è bravo” e lì, è cominciato il casino. Fammi capire, forse non stiamo parlando della stessa persona. Oh, non ce ne saranno mica due? Per carità, Andreotti si è bravissimo, io questo l'ho sempre saputo, che sappia fare il suo mestiere questo e chiaro, è già lì da un po' eh… Quello che viceversa, da un certo punto in avanti è stato sem¬pre meno chiaro, è quali sono quelli bravi e quelli no. Come si fa a distinguere, mica facile eh. Una volta erano bravi quelli che la pensavano come te, e per quelli che la pen¬savano come lui, Giulio era bravissimo, ora è bravo per tutti, capisci, anche per quelli che non la pensano come lui! Ma si perché in questo spappolamento generale, politica cultura spettacolo tutto, non sono le idee che contano, nooo, non è la visione delle cose, noooo, non è la qualità dell'impegno noooo È l'astuzia del mestiere, è la bravura che conta, ma che dico la bravura, che conta è, che conta, è l'audience. Si fanno le statistiche, i sondaggi d'opinione le indagini di mercato, e alla fi¬ne, Hit Parade chi è in testa è più bravo. Pertini è primo da duecentoventi settimane, Wojtyla resiste al secondo posto incalzato dalla Carrà che è in netta ascesa. Baudo è stazionario, seguono Craxi e Carmen Russo a pari merito.
Ma sì, ma sì, è inutile andar tanto per il sottile, è inutile star lì a valutare la gente per quello che dice, per quello che fa, per come si comporta, Ma chi se ne frega! L'importante è l'indice d'ascolto, l'importante è aver dietro le ma**e, cinque milioni, ma guarda che c'è un ragazzo giovane nuovo preparato, ma chi lo conosce? Dieci milioni! Venti milioni, avrei avuto un'idea interessante nuova, stimolante, ma a chi vuoi che gliene importi!? Trenta milioni, ma, veramen¬te, Quaranta milioni, ma fatemi parlare, per Dio, statemi a sentire! Zitto! Zitto che non sei nessuno! Cinquanta milioni! Sessanta milioni! Tutti! Tutti? Tutti forse no eh, forse c'è ancora qualcuno, nascosto da qualche parte, che ha ancora il coraggio di pensare che una cosa sia bella o brutta, indipendente¬mente dal successo che ha. Però si deve essere nascosto molto bene eh, perché è difficilissimo incontrarlo. Per il resto, non è bello ciò che è bello, è bello ciò che ha audience.