Ria**unto: ci ho ancora un topo in casa. Questo forse si era capito. Una bestia coraggiosa, intelligentissima, e con gli ultrasuoni. Non un demonio, o un fantasma... Forse un fantasma sarebbe stato più alla mia portata. Purtroppo, è un topo. Basta saperlo. Basta fare ordine nelle proprie cose. Non parlo dello stato di caos in cui ormai vivo. Si, questa casa è diventata un disastro. Da un po' non faccio più venire neanche la donna delle pulizie. Mi vergogno. Anzi, ci ho paura! D'altronde è noto che non è l'ordine esterno che mette in pace le coscienze. Una casa pulita e perfetta quasi sempre tende a celare una sottile forma di sporcizia del proprietario. L'importante è l'ordine interiore. L'importante è far chiarezza nelle proprie cose, dico... quelle della vita, del presente e del pa**ato. E io lo faccio. Mia moglie: si, ormai è cosi. Non è che vada bene, ma ha un suo posto. lo non parlo con mia moglie. Parlo con la mia 'ex moglie'. Basta saperlo! E la mia infanzia, la famiglia... si, mia madre... Ci voleva il coraggio di dire: " Ha sbagliato lei. Era ingiusta e cattiva..." Eliminarla, in un certo senso... si, ucciderla... per sopravvivere. E io l'ho fatto. E ora dormo bene. E chiaro. Mai stare in bilico. Bisogna vivere sempre come... su una comoda poltrona. Devi aver messo a posto tutte le tue cose. La storia con Gabriella è ancora ambigua? No! t lo strascico di una storia che sta per finire. E quella bambina? Certo, quella bambina... Devo ammettere che mi tiene un po' in bilico. Affetto? No, non può essere affetto. Fatti di sangue... cosa contano?... Il padre è quello che ci vive insieme. Si, però c'è in me come... una specie di incertezza, di sospensione... che ancora non trova il suo posto dentro. Bisogna che me la sistemi meglio. Guai a non sapere cos'è, cosa significa! Mi a**omiglia... non mi a**omiglia... Guai! Ecco, ci ho pensato bene, e ho preso una posizione. Certo, è sua. E' sua e basta. Gabriella è... un'amica che ha una figlia. Ecco, cos'è! E' chiaro che se uno non mette a posto le sue cose, altro che comode poltrone! Non basta neanche il letto. Si dorme e si dorme, se non si sanno le cose. Questo è il mio tavolo... Questa è la casa dove vivo... solo! ... Là c'è il mio topo che vorrebbe togliermi di sotto le poltrone comode, ma non ce la fa... Ma!?... Si, ultimamente Lui aveva preso anche l'abitudine di seguirmi. Non dico che mi parla**e, ma quasi. Ogni tanto mi guardava fisso. Chissà se gli piaccio? Quelli che mi conoscono un po' mi apprezzano. Ma come uomo comune e ignoto non ho mai avuto un'idea bella della mia presenza fisica. Cosi da fermo, voglio dire fuori dall'azione, probabilmente sembro un personaggio anonimo, grigio... no, non grigio... voglio dire mesto, afflitto, insomma... una specie di gesuita smunto, devitalizzato. No, non potevo piacergli, mi spiava. A volte di notte camminava adagio sui ferri della spalliera del letto. La mia naturale attitudine alla prudenza, quella sera, aveva fatto si che escogita**i un espediente geniale. Misi quattro grossi secchi pieni d'acqua alle gambe del letto. Acqua bollente... non sono un ingenuo. Lo so che all'occorrenza nuotano come pesci. Poi con calma mi coricai in quella specie di... 'quadrilaghetto' pieno di vapori. Generalmente, quando la scena è cosi vaporosa, l'attore preso in primo piano... pensa. lo pensavo a Lui. Mi piaceva immaginarmelo nei suoi rifugi. E' maggio. Probabilmente Lui... l'essere notturno e misterioso, si aggira pieno di palpitazioni giovanili nei suoi buchi malfamati e allettanti. E mentre la natura sonnecchia, Lui, il vincitore, si accoppia con una topa stupenda, in amplessi lascivi e impuri.
Anzi, forse con due, con tre... si, l'orgia... lussurioso, libertino, depravato! Però se la gode, eh!... Certo, se non mi viene a trovare è perché se la gode. E' sempre cosi... Quando ci hanno qualcosa di meglio!. -. Però son contento che ora mi lasci in pace. Si, stasera ho messo a posto le mie cose, e sto abbastanza bene. Bisogna essere in questo stato d'animo prima di spegnere la luce. C'è chi dice le preghiere, e c'è chi fa il bilancio. Si, sto bene. Tra poco in silenzio sentirò cadere il tempo. Ecco, la mia testa si posa sul letto e affonda. La stoffa della federa sulla mia pelle ha un contatto tenero di cose nell'ombra. Respiro adagio. Anzi, il mio respiro continua, ma non è mio. Sento cadere il tempo. Trasformazione in ' Effetto notte' L'attore come in un sogno un po' sconnesso recita in una specie di trance, all'inizio sottovoce, poi concitato, in un progressivo incalzare sia ritmico che lancinante fino a un grido agghiacciante) Ecco - probabilmente - si potrebbe immaginare - in questo a**urdo - chiamiamolo cosi - mondo - si potrebbe immaginare - allucinazione - sogno - lampo improvviso- eccola - eccola - condannata - nemmeno il tempo di - si, fucilazione - fucilazione - tutto pronto - nella piazza - terribile impatto - si, devo a**istere - lampo improvviso - una bambina - piccola - si, di tre mesi - senza aver mai potuto - diciamo cosi - vivere - condannata - condannata - fucilazione - devo a**istere - in questo a**urdo - chiamiamolo cosi mondo - una cabina - tutta a vetri - si, una cabina - un fucile uno solo - un fucilino - si, come quelli delle sale giochi - fissato su un perno - si, sul perno - va a destra, a sinistra - non è libero - è fissato, fissato - va in alto, poi in ba**o - come quelli che sparano - non importa - si, agli indiani - agli animali - dietro il vetro - fucilazione - fucilazione - lampo improvviso - la bambina - la bambina di tre mesi - nella cabina - si, di vetro - in braccio all'inserviente - è pronta - è pronta - la tiene stretta - devo guardare - resto immobile - come se si tratta**e - si, di un castigo - lampo improvviso - dei miei peccati - ipotesi cancellata - non ne avevo - allora probabilmente - si potrebbe dire - la paura - si, di non soffrire - devo guardare - devo guardare - non posso - si, il fucile - ecco, il fucile si muove - lampo improvviso - resto immobile - senza poter credere - si, allo schianto - non è vero - non è vero - non è possibile - allucinazione, sogno, incubo - tanti gendarmi - tanti gendarmi - lontani - non erano gendarmi - erano dei topi - tanti topi - si, enormi - vestiti da gendarmi - ma lontani - lontanissimi fuori del tempo - fuori del tempo - solo la cabina - di vetro - certo, nella piazza - e poi quel bianco - c'erano tanti fiori bianchi piccolissimi - tanti fiori bianchi - tanti fiori bianchi - l'inserviente tiene la bambina - dentro il vetro - il fucile si muove nel suo perno - si muove - la bambina si divincola, ha capito - si, è terrorizzata riesce ad allontanarsi - allora il fucile esce dal perno - esce dal suo perno - e la segue - la segue - è vicino alla faccia, vicinissimo - la bambina si contorce - non vuole - ha due occhi enormi - non vuole, non vuole - è cattiva - improvvisamente diventa cattiva - si, la bambina - non vuole - ha due occhi enormi, da animale - il fucile la segue - ora è libero nel vuoto - la segue a destra, a sinistra - si avvicina, si avvicina - ecco, la canna dentro alla bocca - dentro alla bocca - ha due occhi enormi, da bove - spaventati, disumani, pieni di orrore - strabuzzati, enormi, pieni di orrore - orrore, orrore, orrore - AAAAAAHHH!!!! Sottovoce) Come si fa a mettere a posto le cose quando tutto quello che è importante accade nell'intimo, nell'ombra.