Io, con un cervello come il mio, non ho paura di niente. Tutto previsto. Ogni situazione, qui: una casella. Ho faticato, eh! Fin da bambino, non so, per esempio, uno mi dava un pugno. Io... niente. Lì per lì, pum! Lo prendevo. Poi andavo a casa, ci pensavo bene e... tic una casellina. Certo, per sapere cosa fare. Infatti il giorno dopo tornavo lì e lui: pum! Un calcio. Benissimo: un'altra casella.
Sì, perché quando una cosa non la conosci, ti capita improvvisa, non prevista, tipo "Mani in alto!". Tu che fai, eh? Ce l'hai la casella? Allora te la fai. Me le son fatte tutte. Ogni situazione qui, un sunto. Il Bignami dell'Uomo, ecco che cosa sono. Uhè, son mica schematico, eh, no... Sono prudente. Le mie caselle me le tengo ordinate, numerate, sempre a posto, così per ogni occasione ho pronta la sua risposta, anche figurata. Per ogni casella una faccia. Funerale? Clac. Matrimonio? Clac. Un bambino? Clic. Amore romantico? Clac. Carnale? Claaac. Sembro un view-master.
C'è solo un momento, la sera, in quel attimo che sei tra il sonno e il non ancora, no...? Ecco. Ho l'impressione che il mio archivio... L'inconscio non mi è congeniale. Non vorrei mai addormentarmi. L'unica cosa che mi frega è il sonno. Sì, perché magari sei lì, no, eccitato... veli bianchi, bocche meravigliose, cosce bellissime... sei sempre più eccitato... gli oggetti si accavallano, spalle, reggiseni, poi ancora veli, piume... dissolvenza... tac! Ti viene in mente un ta**ista. Che fai? Ormai sei lì... Lo ami!
Amare un ta**ista non era nelle mie caselle. Sì, ma non c'è mica da allarmarsi, eh. Io non ho di queste preoccupazioni. Sì, d'accordo, in un sogno può succedere di tutto, ma nella vita normale... io sono a posto.