Ti ricordi, Vienna
quando vivevi in fierezza il consumismo
appena accennato?
I velluti ed i peccati sterili
occhi persiani
campagna inglese
Ti ricordi che faceva freddo
e il velluto era sole
ed il vino era dolce decadenza?
Ti ricordi, Vienna?
Ti ricordi, Vienna?
Ti ricordi della casa
dove pensavi che forse no,
non era quello,
non era quello modo?
E le luci erano stelle
macchiate
macchiate di bistrot?
Ti ricordi gli aneliti
a un perfezione che volevi fare tua
con profumi e scale armoniche?
Ti ricordi, Vienna?
Ti ricordi, Vienna?
Ti ricordi che piangevi
cantando ritornelli
infantili?
E nel letto ridevi di disperazione
con la prostituta epilettica?
Ti ricordi la pioggia
e la luce dei lampioni morenti
sul fiume fangoso e feroce
come gli infelici travestiti
che elemosinavano rossetto e dignità?
Ti ricordi, Vienna?
Ti ricordi, Vienna?