Il cantastorie equilibrista col cuore appeso al sole, se ne va, non canta più e recita poesie che non conosci per un pa**ante sospettoso che oramai non spera più. Puttane con negli occhi nebbia e vento offrono serene distrazioni in pazza ingenuità,
soltanto a lui. E le montagne sono ferite e il cielo è specchio tenue e deforma la realtà attorno a noi. Ed ecco, il giorno è morto ma ritornerà, con l'inquietante e subdola puntualità. Ed ecco il treno dei ricordi, ecco l'angoscia e l'onestà.