Il cantastorie equilibrista
col cuore appeso al sole, se ne va,
non canta più
e recita poesie che non conosci
per un pa**ante sospettoso che oramai
non spera più.
Puttane con negli occhi
nebbia e vento
offrono serene distrazioni
in pazza ingenuità,
soltanto a lui.
E le montagne sono ferite
e il cielo è specchio tenue
e deforma la realtà attorno a noi.
Ed ecco, il giorno è morto
ma ritornerà,
con l'inquietante e subdola puntualità.
Ed ecco il treno dei ricordi,
ecco l'angoscia e l'onestà.