I tuoni, è già settembre,
andate via, perverse immagini.
Mia madre, io sono piccolo,
accusi me, ma è lei colpevole.
Io piccolo, non posso prenderti,
insieme a lui, ti prego no, non mi dissolvere.
La mia innocenza, la tua presenza
mi segno in una chiesa che
è la tua stanza, la risonanza
dell'eco che mi unisce a te.
Sognando Rosanna ho provato anch'io
a spegnere il buio dell'anima.
Cancella il velo del tuo pudore
i corpi poi si uniscono,
nel tuo dolore non puoi salire
la scala dei miracoli.
Piangeva Rosanna guardando me,
io so che tornava tra gli angeli.
L'angoscia sul tuo seno, i giochi di bambino,
ti stringo piano io,
adesso no, perché lasciarmi?
C'è un posto oltre le stelle,
raggiungerlo non è impossibile.
restare qui è più difficile,
insieme a noi muoiono i secoli.