Gli uomini moderni e le donne attuali
sono il compimento di sogni ancestrali,
penetrando nei corpo violato del suolo
umiliando gli uccelli, più lenti nei volo
e sopra e sotto la terra gli ascensori e i vagoni
pompano i loro riti né cattivi né buoni.
Ma tutto questo è il caldo e l'elettricità
la corsa primordiale alle comodità.
E tutto questo è il ritmo di individui precisi
In balia di una somma di ruoli decisi.
Siamo noi, siamo noi, siamo noi quei sogni precedenti
poveri nel pa**ato quei borghesi immanenti.
Siamo noi, siamo noi la maggioranza dei nati
con il cibo al sicuro nei supermercati.
E allora credo che siamo arrivati
siamo arrivati davvero
siamo arrivati davvero.
E siamo arrivati
credo che siamo arrivati davvero
siamo arrivati davvero.
E gli uomini moderni e le donne recenti
necessariamente non sono intelligenti
ma straordinariamente la famiglia sociale
fa di questi mediocri un insieme geniale
sguaiatamente ricco, insolente esemplare
per la parte del mondo che non riesce a mangiare.
Ma non è della fame che vorremmo parlare
né di un senso di colpa mentito e volgare.
Piuttosto del cuore del gigante opulento,
delle sue anime infantili agitate dal vento.
Siamo noi, siamo noi, siamo noi quegli angeli in pena
quei titani decaduti le metropoli in piena.
Siamo noi, siamo noi quel genere immenso
ban*lmente infelice ma così privo di senso.
E allora credo che siamo arrivati
siamo arrivati davvero
siamo arrivati davvero.
E siamo arrivati
credo che siamo arrivati davvero
siamo arrivati davvero.
E gli uomini e le donne e la temperatura
sono i sentimenti dell'architettura.
Ordinare lo spazio, misurare il reale
ne costituisce invece il corpo razionale.
La personalità del nostri appartamenti
è dunque un'antica alleanza di spazio e sentimenti.
Li potremo abitare come i lupi feriti
forse forse troppo in gamba per essere capiti.
O come i figli precoci dal senso indovinato
di un avvenire incerto ancora non verificato.
Inutili come l'arte, seri come il futuro
belli conte il pa**ato da cui siamo al sicuro.
Siamo noi, siamo noi, siamo noi,
quei viaggiatori puniti
da troppe strade aperte forse dai troppi inviti.
E allora credo che siamo arrivati
siamo arrivati davvero
siamo arrivati davvero.
E siamo arrivati
credo che siamo arrivati davvero
siamo arrivati davvero.