[Verse 1: Musashi] Una stirpe leggendaria sopravvive a secoli di annientamenti Come il palazzo che erse Serse a Persepoli Demonizzo flebili anatemi di discepoli deboli Dagli encefali alieni che nebulizzo Scrivo da un sarcof*go nel complesso di Giza Sghignazzando nevrastenico di ogni sevizia All'alba del risveglio della mummia un'orda di sciagure Stende un manto porpora che incorpora creature Sono i giorni dell'ira, non solo sullo spartito di Mozart Nefaste previsioni lette in una canna mozza Liricismo samurai, uragano di spade Militanti paramilitari paralizzano le strade Le mie fauci, cornucopie di esplosivi termobarici Voli pindarici oscuri alle menti fragili Allattato dal petto di Bafometto, sepolto nel freddo Eterno siberiano, coperto da ombre di larici [RIT]x2 È la vendetta degli arcangeli, lo stupro di Afrodite La nemesi dell'Olimpo che carbonizza le vite La rivolta dei dannati sfonda le mura di Dite Il colla**o della gala**ia, l'impatto col meteorite La dittatura dell'impero delle ombre, fra serpenti Marini come Laocoonte, chiede esecuzione postuma: Teste decomposte riesumate dalle tombe Esposte in pubblica piazza, come quella di Oliver Cromwell Annichilisco dogmi secolari à la Copernico Incurante del fatto che la plebe mi maledica
La proporzione delle menti che io stermino equivale Ad eiaculare in una pozza di crema s**micida Condizioni di visibilità ottime, in picchiata Dai gargoyle di Notre Dame centro la carotide Nel calamaio fecondo ballate alcoliche La cui scelleratezza sfiora le ma**ime storiche Io, baluardo degli incompresi, morte dopo Il disonore proprio come gli ufficiali giapponesi Trasferte sola andata nelle bare, sanguinarie Come ritorsioni del cartello di Ciudad Juarez [RIT]x2 Cerco la redenzione dando fuoco a un tempio come Mizoguchi: L'illusione di annientare l'immortale dacchè bruci Mi destreggio fra sciacalli, grandine, trappole e feci Il mio gemello mostruoso persiste nel farmi le veci Dentro un labirinto dal quale il sottoscritto non scappa Ignorando la causa della sua condanna, come Josef K Impeccabile, come sul set Brando Frutto di un esperimento mal riuscito come Seth Prandle Atmosfere cupe, in attesa della scure Dipingo il Trionfo della Morte come Pieter Bruegel Vibrazioni negative, sisma spirituale Ode al cataclisma, metastasi morale Ho gli occhi di Oda Nobunaga, le spalle di Atlante Zanne di pantera e l'umiltà del dilettante La freddezza del dicembre di Vancouver, il calcolo Di un computer e la leggerezza eterea di un aliante