La notte si annunciava chiara,
la sera era serena,
la gente nel cinema a**isteva seria
al magico "Quattro per quattro" del circo di Brema.
Nel cielo all'improvviso si aprì un lampo,
la pellicola di colpo si spezzò
e apparve all'improvviso sullo schermo
un pellegrino vestito di Schifon.
E il silenzio piombò come un veleno
e tutti cominciarono a pregare,
levato il piccolo Ninetto scemo che continuò a giocare.
Con una mano dentro ai pantaloni
e un piede leggermente sollevato
urlò nel cinema la sua domanda:
"Chi è che ti ha mandato?".
E il pellegrino si guardò le unghie e disse:
"Così sia, facciamo presto,
chi mi manda non parla questa lingua
e non importa che sappiate il resto.
È troppo tempo che cammino,
vengo dalla montagna e vado al mare,
è troppo tempo che cammino
e questa sera mi vorrei fermare".
E tre angeli nella notte,
con le catene sotto il giaccone,
facevano la guardia al ministero
come rondini sul balcone.
E nella notte, alle loro spalle,
le loro voci diventavano fumo.
Qualcuno cominciava ad aver paura,
ma non parlava nessuno.
E sotto un fondale di stelle
gli impiegati della compagnia rubarono
tutta la frutta dagli alberi e la portarono via.