La notte si annunciava chiara, la sera era serena, la gente nel cinema a**isteva seria al magico "Quattro per quattro" del circo di Brema. Nel cielo all'improvviso si aprì un lampo, la pellicola di colpo si spezzò e apparve all'improvviso sullo schermo un pellegrino vestito di Schifon. E il silenzio piombò come un veleno e tutti cominciarono a pregare, levato il piccolo Ninetto scemo che continuò a giocare. Con una mano dentro ai pantaloni e un piede leggermente sollevato urlò nel cinema la sua domanda: "Chi è che ti ha mandato?". E il pellegrino si guardò le unghie e disse: "Così sia, facciamo presto,
chi mi manda non parla questa lingua e non importa che sappiate il resto. È troppo tempo che cammino, vengo dalla montagna e vado al mare, è troppo tempo che cammino e questa sera mi vorrei fermare". E tre angeli nella notte, con le catene sotto il giaccone, facevano la guardia al ministero come rondini sul balcone. E nella notte, alle loro spalle, le loro voci diventavano fumo. Qualcuno cominciava ad aver paura, ma non parlava nessuno. E sotto un fondale di stelle gli impiegati della compagnia rubarono tutta la frutta dagli alberi e la portarono via.