(A. Bena**i - P. Gualdi - M. Pagano)
Nella steppa sconfinata
A 40 sotto 0
Se ne infischiano del gelo
I cosacchi dello Zar.
Col colbacco e gli stivali
Camminando tutti in fila
Con la neve a mezza gamba
Vanno verso il fiume Don.
Ma Popof
Sbuffa, sbuffa e dopo un po'
Gli si affonda lo stivale
Nella neve e resta li.
Ma Popof del cosacco che cos'ha
Ha il colbacco e gli stivali,
Ma non possono bastar.
I cosacchi lunghi e fieri
Con i baffi volti in su
Nella neve vanno alteri
Ma Popof non c'è più.
E' rimasto senza fiato
Sulla pancia accovacciato:
Che cosacco sfortunato
Questo povero Popof.
Ma Popof non si arrende e dopo un po'
Scivolando sulla pancia
Fila verso il fiume Don.
Hei! Popof così proprio non si può
Non cammina in questo modo
Un cosacco dello zar.
I cosacchi sono stanchi
Non si vede il fiume Don
Con i baffi congelati
Più non vogliono marciar.
Nella steppa sconfinata
A 40 sotto 0
Sono fermi in mezzo al gelo
I cosacchi dello zar.
Ma Popof così tondo che farà
Rotolando nella neve
Fino al fiume arriverà