E... occhi neri, siamo qua, quanta voglia di vivere c'è! Perché so, perché so, che il tuo suolo mi (in)segna... Piazze bagnate di suoni abbrustoliti, primitivi e futuri. C'è una via dove tutto ha un sapore che sa di un sapere più intenso. Vecchi pastori raccontano ninna nanne, intagliando sé stessi e intanto fuori c'è gente che insegna e non sa addolcire le menti. Occhi policromi, occhi sbiancati, occhi che sono pieni di nulla e resta muto un copione, ma è cosa a cui
più nessuno fa caso... Quanto conta una rima? Quanto conta l'enfasi? Pura e semplice movenza ad abbelire l'anima. Aperture libere, mensole fantastiche, formule che saltano da un gene all'altro. Crescere è consumarsi, tramandarsi è crescere, crescere è sottrarre materia dall'altro. Fiori che sbocciano, maschere di grazia su sforzi sorridenti di colonne sature. Il profumo muore, l'odore resta chiuso nello scrigno di ogni famiglia. A Napoli, la città dagli occhi neri