Le giornate di settembre
Mese dolce come il miele
Respirando fra le felci
Mi sentivo molto bene
Con mio padre camminavo
Il suo fresco conversare
Mi faceva ricordare
Il profumo di lavanda
Il profumo di Provenza
Sulle orme del Barone
Si tentava di scalare
Quelle vette immacolate
E imparare a meditare
Era solo per sfuggire
Alla noia industriale
Con la voglia di provare
Sensazioni naturali
Sensazioni più normali
Quasi come i vagabondi
Che cantava Jack Kerouac
Erravamo per rifugi
Tre gioielli dentro il cuore
Prendevamo poi a ceffoni
Il borghese che era in noi
Schizofreniche emozioni
Dolomiti e Lagorai
Dolomiti e quanti guai
Poi Nicola ci parlava
Del Tantrismo tibetano
Il Sufismo musulmano
Esoteriche intuizioni
Ma era roba di provincia
Tagliatelle fatte al sugo
Ma era comodo sognare
Senza impegno riprovare
Senza impegno abbandonare