Sono un uomo e sono poco se mi guardi nel cosmo. Ma la terra che è madre della quercia e del giglio mi ricorda che tutto ha il suo posto e il suo scopo: sei in un corpo e sei vivo, lo sai? Quante volte distratto, quante volte a sbagliare; ma rimane lo spazio per sentirsi anche Dio.
Sono un uomo, sono poco se mi guardo nel cosmo: sei pronto a cambiare? Lo vuoi? Ed inseguo i fantasmi che la mente mi crea. Poi realizzo che è un gioco, e lo chiamo illusione. Sono un uomo e sono poco se mi guardo nel cosmo. Sei pronto a cambiare? Lo vuoi?